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Immigrazione, Romeo: “Aiutiamo chi bussa alle nostre porte”

Il cardinale ai siciliani nell’avvio della Quaresima: “Non voltiamo lo sguardo e accogliamo chi è in difficoltà. Crisi? Basta con gli sprechi”

PALERMO. «Aiutare quanti bussano alle nostre porte e tagliare gli sprechi». È questo il messaggio ai siciliani rivolto dal cardinale Paolo Romeo all’inizio della Quaresima, i quaranta giorni di riflessione per i cattolici in preparazione alla Pasqua. Ieri nella cattedrale di Palermo, l’arcivescovo ha presieduto, per la prima volta con la berretta cardinalizia, la celebrazione del Mercoledì delle Ceneri: il tradizionale rito dell’imposizione sulla testa dei fedeli di un pizzico di cenere come segno di penitenza e riconoscimento dei limiti umani. «Presi dalla cronaca e dai problemi quotidiani – ha detto monsignor Romeo – smarriamo le cose che contano. Dobbiamo invece aprirci a cammini di speranza per tutti gli uomini che cercano fratellanza e dobbiamo aiutare il prossimo che bussa alle nostre porte».
L’appello arriva proprio in giorni segnati dall’esodo di massa di immigrati in Sicilia. «Nell’aiutare i bisognosi – ha aggiunto durante l’omelia in cattedrale – facciamolo con amore e disponibilità, senza voltare lo sguardo e accogliendo chi è in difficoltà». Il Cardinale ha poi puntato il dito contro gli sprechi: «Si parla di crisi economica, ma basta guardarsi attorno e si vedono troppi sprechi, spese inutili». Sul Giornale di Sicilia l’articolo completo.

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