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Immigrazione, governo Sicilia contro Roma e Ue

Il governatore Raffaele Lombardo chiede un Consiglio dei ministri immediato, attacca Ue "che non ha mosso un dito" e giudica "disumana" la scelta di Mineo per ospitare "6 mila immigrati in una struttura che in realtà ne può contenere 1.400"

PALERMO. Già sotto pressione per le migliaia di tunisini che continuano a sbarcare a Lampedusa, adesso la Sicilia guarda con preoccupazione alla crisi in Libia. Il governatore Raffaele Lombardo chiede un Consiglio dei ministri immediato, attacca l'Unione europea "che non ha mosso un dito" e giudica "disumana" la scelta del villaggio degli aranci, a Mineo (Ct) , per ospitare "6 mila immigrati in una struttura che in realtà ne può contenere 1.400, quindi diventerà un ghetto".


Ma il ministro dell'Interno, Roberto Maroni, ha assicurato al sindaco di Mineo, Giuseppe Castania durante un incontro al Viminale, che il residence dovrebbe ospitare "non più di duemila richiedenti asilo" per circa sei mesi, che poi saranno "smistati in altri centri". E lunedì il ministro sarà a Catania per discuterne con gli amministratori locali, che oggi hanno manifestato proprio davanti al villaggio.    La questione è ormai politica. La maggioranza (Pd, Mpa, Udc, Api e Fli) che sostiene il governo Lombardo ha predisposto una mozione parlamentare criticando il governo Berlusconi: "Siamo alla vigilia di un esodo drammatico e dalle proporzioni gigantesche - si legge nel documento - che il governo non può ridurre ad una 'vicenda siciliana': la nostra isola non può essere trasformata in un mega-centro d'accoglienza".    


"La vicenda Mineo è niente rispetto all'imminente esodo di migliaia e migliaia di persone, conseguenza dello sterminio barbarico messo in atto da Gheddafi in Libia", incalza Lombardo che non risparmia nemmeno l'Europa: "Per discutere della crisi libica ha convocato un Consiglio per il 23 marzo: tra un mese, dunque. Ma stiamo scherzando?". Secondo i partiti di maggioranza il governo centrale "non può pensare di distribuire gli immigrati in giro per la Sicilia, un po' a Lampedusa, un po' a Mineo e un po' a Comiso: non si possono scaricare sul territorio e sui comuni tutti i problemi, anche di ordine pubblico, che potrebbero derivare da una situazione di tali proporzioni che riguarda l'area del Mediterraneo". Per protesta il deputato regionale del Mpa, Giuseppe Arena, e il coordinatore provinciale di Fli a Catania, Puccio La Rosa, si sono virtualmente incatenati davanti al residence (la struttura é sorvegliata da marines Usa che l'hanno in affitto fino al prossimo 31 marzo).  "Vogliamo difendere la nostra terra - hanno detto - e far comprendere che una tragedia simile non può essere esclusivamente 'caricata' sulle spalle dei siciliani mentre il resto dell'Italia, per volontà di Bossi, Maroni e dell'intera Lega Nord, finge di non accorgersi del grave problema".  Il Pd, che in delegazione con il capogruppo al parlamento europeo David Sassoli ha visitato il centro di accoglienza di Lampedusa facendo il punto con le organizzazioni umanitarie, chiede intanto a Lombardo "di convocare la giunta regionale nell'isola per affrontare le conseguenze che l'emergenza immigrati crea agli abitanti".



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