LAMPEDUSA. E' "preoccupato" il sindaco di Lampedusa, Bernardino De Rubeis, secondo cui l'isola "é al collasso" dopo l'ondata di sbarchi di immigrati dalla Tunisia.
"C'é né sono ancora 1800 e bisogna fare di tutto - dice - per accelerare il loro trasferimento. Il fatto che siano saltati, come pare, i quattro voli in programma oggi mi preoccupa molto".
"Per ora non ci sono problemi di ordine pubblico e tutti si comportano bene, tranne qualche caso isolato, ma l'isola è piccola e questa situazione non può essere sostenuta ancora per molti giorni", prosegue il sindaco che domani parlerà di tutto questo in un incontro a Roma con il ministro dell'Interno Roberto Maroni.
Il sindaco De Rubeis parla anche di un "problema igienico-sanitario" nel centro di accoglienza di Lampedusa, che ospita quasi tutti i 1800 tunisini, legato al fatto che non è ancora giunta la grande cisterna con l'acqua: "Tra le altre emergenze, dunque, abbiamo anche quella idrica. Senza parlare della protesta dei pescatori che dura ormai da venti giorni contro 'il caro gasolio' e che per domani minacciano di bloccare porto e aeroporto se non verranno accolte a livello nazionale le loro giuste richieste".
Riguardo alla situazione nel paese, che è letteralmente "invaso" dai tunisini, il sindaco mette l'accento sullo "spirito di accoglienza degli abitanti di Lampedusa, che sono abituati, ma l'isola non può reggere a lungo questa presenza massiccia di extracomunitari. Lampedusa può essere solo un luogo di transito".
Lampedusa, De Rubeis: "Sono molto preoccupato"
Secondo il sindaco l'isola "é al collasso" dopo l'ondata di sbarchi di immigrati dalla Tunisia. "Ce ne sono ancora 1800 e bisogna fare di tutto - dice - per accelerare il loro trasferimento". Parla anche di un "problema igienico-sanitario" nel centro di accoglienza
Caricamento commenti
Commenta la notizia