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Bimbi ricoverati nei corridoi: il Di Cristina corre ai ripari

Disagi all'Ospedale dei Bambini di Palermo per i tanti piccoli pazienti alle prese con l'influenza. Il direttore organizza una sala provvisoria con dieci nuovi posti

PALERMO. Piccoli pazienti su dei lettini sistemati nei corridoi dei reparti. Genitori seduti su delle sedie per un’intera notte a fare compagnia ai loro figli costretti a una condizione di certo non agevole. È questa la fotografia della scorsa notte, quella tra venerdì e sabato, all’ospedale dei Bambini. In tutto nella struttura ospedaliera ieri notte sono stati quindici i bambini, che sono riusciti a trovare un posto in ospedale solo nei corridoi, perché le sale di astanteria e di ricovero erano già tutte occupate. Cinque bambini senza posto per ogni reparto, che sono in tutto tre. All’ospedale dei Bambini è emergenza posti letto, dunque, ma l’azienda Civico, che controlla anche il Di Cristina, sta correndo subito ai ripari. La situazione si è aggravata nelle ultime settimane, ma è precipitata negli ultimi giorni. Tutta colpa dell’influenza e delle complicazioni che questa provoca come le broncopolmoniti, che quest’anno stanno colpendo in maniera più aggressiva rispetto agli ultimi anni i bambini in città. E proprio questa situazione ha colto di sorpresa la stessa struttura ospedaliera che, però, come ha sottolineato il direttore sanitario del Di Cristina, Giorgio Trizzino, ha già messo in atto tre iniziative nel giro di ventiquattro ore per fronteggiare l’emergenza. Già da oggi, infatti, sarà pronta una nuova sala di osservazione breve, allestita in fretta e furia, che potrà ospitare dieci posti letto. «Questo spazio si va ad aggiungere all’altra sala di osservazione breve con venti posti a disposizione, che avevamo messo in piedi a fine dicembre, quando si sono presentate le prime avvisaglie di emergenza influenza». Ma non finisce qui, perché delle mini-sale di osservazione breve sono state preparate all’interno di ogni reparto, con l’obiettivo di non affollare inutilmente le stanze di ricovero. Al Civico, invece, saranno pronte da oggi anche quattro culle nell’unità di Terapia intensiva neonatale per neonati sotto i trenta giorni di vita. Sforzi strutturali, ma non solo come ha chiarito il direttore sanitario Trizzino. «Medici e infermieri stanno mettendo in campo tutte le risorse professionali a disposizione. In questi giorni abbiamo anche raddoppiato dei turni. Comunque con queste nuove iniziative non ci troveremo più in situazioni spiacevoli, come quella di sistemare i piccoli pazienti nei corridoi». Ma se si vengono a creare certe condizioni, Trizzino ha anche un’altra spiegazione. Nessuna polemica, ma semplicemente un’osservazione dell’offerta pediatrica in città. «Purtroppo la pediatria territoriale non ci dà una mano. I pronto soccorso pediatrici in città e provincia sono carenti e la conseguenza è che la maggior parte dell’afflusso si riversa verso l’ospedale Di Cristina».

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