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Tarsu a Palermo, nel mirino gli ambulanti

Il Comune chiede ai commercianti dei mercatini rionali il pagamento della tassa sui rifiuti solidi urbani per il 2005. Ma molte cartelle andranno in prescrizione

PALERMO. Il Comune chiede ai commercianti dei mercatini rionali il pagamento della tassa sui rifiuti solidi urbani per il 2005. Ma gli avvisi sono stati notificati a fine dicembre, quando molti commercianti non erano reperibili. Così facendo, chi ha ritirato la notifica soltanto a gennaio potrà godere della prescrizione, perché sono trascorsi cinque anni. Una fetta di tasse che se ne va via dalle casse comunali. Facendo alcuni calcoli, per le 2.020 postazioni di vendita nei 26 mercatini rionali, il Comune dovrebbe incassare in media 70mila euro di Tarsu per ogni anno. In media, infatti, nel 2005 gli stalli misuravano 24 metri quadrati. Oggi, invece, sono di 36 metri quadrati. Il calcolo è presto fatto. Per 52 giorni di parcheggio e per una superficie occupata di 24 metri quadrati, con la tariffa Tarsu giornaliera di 0,02256 euro, il commerciante verrebbe a pagare 32,38 euro. Poi ci sono le sanzioni del 200%, con la possibilità di riduzione a un quarto in caso di adesione al prospetto di pagamento.
Ma proprio sulle sanzioni la Confesercenti muove qualche critica. «È la prima volta, dopo trent'anni, che il Comune invia lettere per il pagamento della Tarsu - dice il presidente regionale di Confesercenti, Giovanni Felice -. Adesso come fa a chiedere le sanzioni, visto che i commercianti non potevano sapere quale importo pagare?».
La versione integrale dell'articolo sul Giornale di Sicilia oggi in edicola.

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