CALTANISSETTA. Il sindaco di Caltanissetta, Michele Campisi, ha azzerato la giunta formata da Pdl-Dc-Udc travolta dalle polemiche per il coinvolgimento di familiari di due suoi assessori nell'operazione antimafia denominata Redde Rationem. L'inchiesta portò, il 3 dicembre scorso, all'arresto di 22 persone tra cui l'imprenditore Calogero Failla, fratello dell' assessore comunale ai lavori pubblici, Angelo Failla, del Pdl, per concorso esterno in associazione mafiosa; mentre un avviso di garanzia, per voto di scambio, fu notificato a Benedetto Campanella, padre del vicesindaco della città, Simona. Secondo polizia e Dda, Campanella si sarebbe rivolto alla mafia per cercare consensi in favore della propria figlia. Sia Campanella che Failla decisero subito di auto-sospendersi. Ma incalzati dagli attacchi dell'opposizione e della Confindustria, poi, rassegnarono le dimissioni. Ieri, poi, ha rimesso la delega l'assessore allo sviluppo economico, Michele Giarratana e oggi si è dimesso quello ai servizi sociali, Tullio Russo. "Ricomporrò, presto, una nuova giunta - ha detto il sindaco, Campisi, ringraziando i suoi ex assessori - per rilanciare l' attività amministrativa e realizzare quel progetto di cambiamento per il quale la città mi ha votato". Intanto, la commissione regionale Antimafia ha annunciato un'ispezione, martedì prossimo.
Redde Rationem, azzerata la giunta di Caltanissetta
La decisione presa dal sindaco Michele Campisi dopo che l'esecutivo, composto da Pdl, Dc e Udc, è stato travolto dalla polemiche dopo il blitz antimafia del 3 dicembre scorso, che portò all'arresto 22 persone. Coinvolti familiari di due assessori
Caricamento commenti
Commenta la notizia