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Romeo: sfiducia della gente per la politica

Monito del cardinale di Palermo nella consueta omelia durante la messa di Capodanno a Palazzo delle Aquile stamane

PALERMO. "Respiriamo nell'aria, anche nella nostra Palermo, la sfiducia della gente comune che vede un dibattito politico estremamente radicalizzato ad ogni livello, in uno scontro permanente fra le varie parti, come chiuso in se stesso, che giunge spesso a momenti di assoluto stallo e - dunque - si fa poco attento ai problemi concreti, specie quelli delle fasce più deboli della popolazione".
Lo ha detto il cardinale Paolo Romeo nell'omelia durante la messa a palazzo delle Aquile stamane. "Abbiamo assistito e continuiamo ad assistere all'esplosione della rabbia per le strade che si tinge di violenza: su questo terreno Palermo non può far germogliare nulla - ha aggiunto - Come si fa a non essere seriamente interpellati dal diffuso senso di sfiducia e dalla tensione che si respira attorno a noi? E' evidente che, oltre al contributo onesto di tutti i cittadini che la abitano è necessaria una maggiore convergenza d'intenti nella classe politico-amministrativa. Bisogna comprendere che il superamento di barriere di incomprensione e resistenza, un maggiore impegno di coesione, un sereno approccio dei problemi, pur nella fatica delle decisioni da ricercare, è il migliore investimento per la nostra città. E' tutto a vantaggio del bene di questa nostra Palermo che in troppi settori - primo fra tutti la disoccupazione giovanile - agonizza nell'immobilismo, e non vede l'orizzonte di una concreta rinascita".
"Per il bene della nostra Palermo le istituzioni dialoghino. Si superino le fratture - ha aggiunto -. Si esca dalle pastoie di lentezze burocratiche nelle quali è impossibile offrire per tempo risposte opportune ai problemi della gente".

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