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Palermo, via al doppio senso di circolazione in via Pitrè

Adesso chi proviene dalla carreggiata laterale del viale Regione Siciliana, quella in direzione Catania, può attraversare il ponte e svoltare a sinistra, evitando così l'inversione di marcia allo svincolo Calatafimi, in via Pollaci. Modifica che riduce notevolmente i tempi di percorrenza

PALERMO. E anche sul ponte di via Pitrè si cambia. Dopo qualche settimana di lavoro e qualche intoppo - a rallentare gli operai del Coime, un cavo telefonico di proprietà dell'Aeronautica Militare, che impediva gli scavi - l'ordinanza che modifica la viabilità è entrata in vigore. Adesso chi proviene dalla carreggiata laterale del viale Regione Siciliana, quella in direzione Catania, può attraversare il ponte e svoltare a sinistra per la circonvallazione, evitando così l'inversione di marcia allo svincolo Calatafimi, in via Pollaci. Modifica che riduce notevolmente i tempi di percorrenza, soprattutto per chi, con la chiusura del passaggio di via Perpignano, era costretto a svoltare in corso Calatafimi per tornare indietro sulla circonvallazione. Non cambia niente, invece, per chi proviene dalla parte alta di via Pitrè. Rimane, infatti, l'obbligo di svolta a destra e il divieto di proseguire dritto per attraversare il ponte e raggiungere via Cappuccini.


La modifica al senso di marcia sul ponte di via Pitrè era già prevista dall'Amministrazione comunale e rientrava nell'ordinanza di chiusura del passaggio di via Perpignano, oggetto di numerose critiche e proteste. E anche in questo caso, non mancano le polemiche. Sono proprio i residenti di via Perpignano a parlare di un altro provvedimento tampone che non risolve il vero problema della zona. «La modifica sul ponte di via Pitrè - spiega Tony Consiglio, residente di via Perpignano - fa risparmiare soltanto qualche minuto agli automobilisti, ma non diminuisce il traffico che si crea alla rotonda di via Leonardo Da Vinci. Lo scorso 23 dicembre ho impiegato due ore per attraversare quel tratto. Il traffico di via Perpignano si è riversato tutto lì, mentre il nostro quartiere è stato completamente isolato». Gli fa eco il presidente della IV circoscrizione, Rosario Seidita. «Abbiamo chiesto più volte all'assessorato al Traffico di intervenire all'interno del quartiere - spiega Seidita - riaprendo strade che per la zona sarebbero un toccasana.


Una di queste è via Baviera, strada che collega via Perpignano con via Evangelista Di Blasi. Interventi utili nell'attesa di quel sottopasso che sognano e che forse non arriverà mai». Ed è proprio su questo punto che interviene anche Maurizio Pellegrino, consigliere comunale del Pd, ieri a microfoni della trasmissione radiofonica Ditelo a Rgs. «L'ordinanza potrebbe anche essere positiva, ma non posso non ribadire che anche questo, come la chiusura di via Perpignano, è un provvedimento che funziona a metà. Perché la vera risoluzione è il sottopasso, la grande opera promessa e mai realizzata. È impensabile che in una città come Palermo, se una ditta fallisce, si blocca tutto. Ricordiamo che la Cariboni era titolare di altre grandi e importanti opere, come il raddoppio del Ponte Corleone, anche questa naufragata». «Se avessi la bacchetta magica, aprirei i cantieri per via Perpignano anche domani - risponde l'assessore al Traffico, Mario Milone - ma è noto a tutti che il Comune non ha i fondi per realizzare il sottopassaggio. Abbiamo bussato alle porte della Regione e a quelle del ministero per le Infrastrutture e attendiamo risposte. Non sono operazioni che possono essere svolte in pochissimo tempo, ma ci stiamo muovendo, non stiamo a guardare».

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