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Gli esami del Ris sulle ossa della donna trovata dopo 20 anni

L’inchiesta sulla scoperta del corpo di Maria Rosa Nicolicchia. Sul caso indagano Procura di Marsala e carabinieri

CASTELVETRANO. Riaperto il caso sul ritrovamento delle ossa di Maria Rosa Nicolicchia di Castelvetrano, scomparsa nella Primavera del 1990. I suoi resti sono stati ritrovati all’interno del portabagagli di un Fiat 127. Sul caso indaga la Procura di Marsala con i carabinieri.
Maria Rosa Nicolicchia nel 1987 era stata arrestata insieme al suo convivente, Giuseppe Catalanotto per tentato omicidio del marito Vincenzo Biondo che colpito da alcuni colpi di pistola in contrada Trinità di Delia rimase ferito gravemente. L’uomo, quando venne ascoltato dagli inquirenti, svelò il nome dell’uomo incaricato di ucciderlo, il quale a sua volta confessò che il mandante era stato il convivente della moglie. La donna e il convivente rimasero in carcere cinque anni dopo i vari processi che vennero celebrati.
Adesso le indagini partono dal ritrovamento delle ossa e dagli esami che saranno effettuati dal Ris di Messina.
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