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Trasformava pistole a salve in armi funzionanti

In manette a Catania Vincenzo Cappadonna, incensurato di 50 anni. Il suo laboratorio era un piccolo arsenale

CATANIA. Nel suo laboratorio di lavori in alluminio avrebbe modificato pistole a salve in armi perfettamente funzionanti per poi venderle a esponenti della criminalità locale. E' l'accusa contestata a un incensurato di 50 anni, Vincenzo Cappadonna, che è stato arrestato da agenti della squadra mobile della Questura di Catania per fabbricazione, detenzione, porto illegale e ricettazione di armi da fuoco clandestine.
Nel suo laboratorio, agenti hanno sequestrato sette pistole a salve trasformate in armi funzionanti, complete di caricatori, una pistola Beretta calibro 9 per 21, parti di fucili e pistole, munizioni e ogive. Nella sua abitazione, inoltre, la polizia di Stato ha trovato una pistola semiautomatica calibro 9, un kit completo per la ricarica di munizioni e altre pistole a salve da modificare.
Secondo l'accusa Cappadonna, che non risulta inserito in ambienti di criminalità organizzata, vendeva le armi a salve modificate a esponenti della malavita locale. Dopo l'arresto l'uomo, su disposizione del sostituto procuratore Alessia Migliorini, è stato condotto nella casa circondariale di piazza Lanza.

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