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La figlia di Riina a giudizio per frode informatica

Si sarebbe impossessata di poco più di duemila euro dal conto corrente intestato a un sacerdote del basso Salento

TRICASE. Maria Concetta Riina, la figlia 35enne del capomafia Totò, è stata rinviata a giudizio dal giudice del Tribunale di Tricase, Annalisa De Benedictis, con l'accusa di frode informatica. La donna, secondo le poche informazioni apprese, si sarebbe impossessata di poco più di duemila euro dal conto corrente intestato a un sacerdote del basso Salento.
Il denaro, che doveva essere utilizzato per contribuire al sostentamento del clero della diocesi di Ugento-Santa Maria di Leuca, è stato dirottato a una filiale di Palermo delle Poste. Le indagini sono state coordinate dal sostituto procuratore della Repubblica Maria Cristina Rizzo dopo la denuncia del religioso. Il processo si terrà il prossimo 2 febbraio.

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