GELA. Dopo una settimana di agonia il suo cuore non ha retto. Giovanni Sanzone, 44 anni, l’operario ustionato in un incidente sul lavoro a Palermo, è deceduto mercoledì sera all’ospedale Civico del capoluogo. Lascia moglie e due figli, di 18 e 16 anni. Era stato definito “gravissimo” già dal primo giorno di ricovero, il 18 novembre scorso, tanto che i medici non hanno mai voluto sciogliere la prognosi. Per lui ustioni dell’85 per cento in tutto corpo. Era stato tenuto sotto sedativi per rendergli più sopportabile il dolore in terapia intensiva. Per tutta la durata del ricovero è sempre stato lucido e ha comunicato dietro un vetro attraverso gesti e sorrisi con i familiari.
Nell’incidente, avvenuto in via Messina Marina nella ditta Cobegas, era insieme ad un collega per effettuare un controllo, quando una fuga di gas ha provocato un esplosione che lo ha colpito su tutto il corpo. La magistratura ha disposto l’esame autoptico. I funerali si terranno a Capaci, dove la famiglia risiede.
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Morto l’operaio rimasto ustionato a Palermo
Giovanni Sanzone, 44 anni, è spirato dopo una settimana di agonia al Civico. L'incidente sul lavoro in via Messina Marine. Le ustioni erano dell’85 per cento in tutto il corpo. La Procura ha disposto l’autopsia
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