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Enac: un’ordinanza per l’antenna radar a Palermo

L’ente vuole verificare la possibilità di dichiarare lo strumento da piazzare a Isola delle Femmine essenziale per la sicurezza del volo. Riggio: “Escluso ogni rischio di salute per la popolazione”

PALERMO. L'Enac sta verificando la possibilità di dichiarare l'antenna radar da piazzare a Isola delle Femmine (PA) uno strumento essenziale per la sicurezza del volo e procedere alla sua realizzazione attraverso un'ordinanza dello stesso ente. E' l'ipotesi avanzata dal presidente dell'Ente per l'aviazione civile, Vito Riggio, all'indomani della manifestazione di protesta che si è svolta nel piccolo Comune vicino all'aeroporto Falcone-Borsellino di Punta Raisi.
Il braccio di ferro tra Enac e amministrazione comunale va avanti da anni. Per il sindaco e buona parte della popolazione l'antenna sperimentale - che serve a prevedere il fenomeno del wind-shear, i venti di caduta che rappresentano un pericolo nella fase di atterraggio e decollo degli aerei – provocherebbe un inquinamento elettromagnetico pericoloso per la salute.
"Abbiamo un parere dell'Istituto superiore della sanità - dice Riggio - che esclude questo rischio. Il fascio di trasmissione dell'antenna, posizionata a 30 d'altezza, interessa una quota compresa tra tremila e 300 metri e non investirebbe certamente le case e l'abitato".
"L'Enac ha cercato e cerca una soluzione concordata - conclude Riggio -, ma se il Comune e la popolazione dovessero insistere per il no, non escludo di ricorrere a un'ordinanza. Consulterò il nostro ufficio legale, ma credo che sia ravvisabile l'attentato alla sicurezza nei trasporti".
Il fenomeno del wind-shear interessa 20 dei 47 aeroporti italiani, ma l'intensità del fenomeno è particolarmente rilevante a Palermo e, in misura decrescente, a Reggio Calabria e Genova.

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