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Tar a Palermo, Giallombardo lascia

Il presidente del Tribunale amministrativo, 74 anni, va in pensione dopo 36 di attività : “Una decisione anticipata per autodifesa”

PALERMO. «Me ne sono andato in pensione un anno prima per autodifesa». Dopo 36 anni di onorata attività al Tar di Palermo, cambiando almeno quattro sedi (con altrettanti traslochi) e ricoprendo prima la carica di magistrato, poi di presidente di sezione infine di presidente del Tribunale, Giorgio Giallombardo a quasi 74 anni ha deciso di mettersi in pensione. «L'ho fatto un anno prima per dare un segnale preciso alla politica romana e regionale. Non si possono cambiare le riforme solo sulla carta, senza dare mezzi e soldi. Non è più concepibile. Significa solo vanificare il lavoro svolto fin qui con molto sacrificio da magistrati e personale amministrativo che riesce a fare i salti mortali».
L'addio a palazzo Benso, ultima sede del tribunale amministrativo, è carico di ricordi aneddoti che conserverà nel suo cuore. Una lunga vita iniziata tra fascicoli, carte polverose, ordinanze sentenza che hanno costellato tutta una vita. «Sono entrato al Tar a 37 anni il 21 novembre del 1974. Da allora non mi sono mai spostato da Palermo. Qui ho fatto tutta la carriera. Sono rimasto l'ultimo tra i soci fondatori del Tribunali. Il 10 aprile del 1986 sono stato nominato Presidente della seconda sezione. Poi il 17 luglio del 1999 presidente del Tar». La sua vita lavorativa inizia nel lontano aprile del 1959 alla Camera di Commercio all'ufficio studi. Poi dal primo settembre del 1960 vince il concorso per l'ufficio legislativo della Regione. Nel 74 comincia l'avventura al Tar.
Perché andare in pensione un anno prima?
«Vede potevo andarmene a 75 anni. Li compio il primo gennaio del 2011. Ma sono voluto andare via prima perché tutti gli sforzi messi in atto in questi anni per ridurre i ricorsi in giacenza da settembre saranno vani. Poi non volevo uscire sia dal Tar e dalla Commissione Tributaria lo stesso anno. Ho scelto una via graduale. Quando io ho assunto la presidenza nel luglio del 1999 la media di giacenze 40 mila ricorsi l'anno. Nel corso degli undici anni siamo riusciti a dimezzare la pendenza media al 30 settembre la pendenza media è di 21 mila. In questi dieci anni con l'impegno e il sacrificio di tutti siamo riusciti ad ottenere questi risultati».
La versione integrale dell’intervista sul Giornale di Sicilia in edicola.

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