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Il boss Messina giocava al “Padrino” con la XBox

I Ris di Messina hanno trovato decine di impronte digitali e altro materiale biologico nel covo di via Stati Uniti a Favara, dove sabato sera è stato arrestato il numero uno di Cosa Nostra ad Agrigento

FAVARA. I carabinieri del Ris di Messina hanno trovato decine di impronte digitali e altro materiale biologico nel covo di via Stati Uniti a Favara, dove sabato sera è stato arrestato il boss di Cosa Nostra di Agrigento Gerlandino Messina. Il materiale biologico verrà portato al laboratorio per essere analizzato. Al capezzale, il boss, originario di Porto Empedocle, aveva uno dei fazzoletti che mettono al collo i portatori di San Calogero. Gerlandino Messina pare poi che trascorresse le ore a giocare con l'Xbox, con la piattaforma del "Padrino".
Intanto gli investigatori stanno cercando di analizzare i movimenti dell'organizzazione, per cogliere l'avvio della corsa per conquistare lo scettro di capo. A essere tenuto d'occhio, in maniera particolare, è il versante occidentale dell'Agrigentino: l'asse Ribera-Sciacca che è ritenuto, dagli inquirenti, "quello più frizzante". Sembra quasi scontato, poi, che il nuovo capomafia di Agrigento dovrà essere della stessa corrente "di pensiero ed azione" del trapanese Matteo Messina Denaro, ritenuto il numero uno della Sicilia.

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