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Feri a coltellate il figlio gay a Palermo: assolto

Secondo il giudice Giovanni Brunetto, 55 anni, non avrebbe tentato di uccire il ventenne Paolo. Lo avrebbe colpito mentre cercava di disarmarlo

PALERMO. Ferì a coltellate il figlio gay  e ora Giovanni Brunetto, 55 anni, è stato assolto dopo due anni  dall'accusa di tentativo di omicidio di Paolo 20 anni. Il  giudice monocratico della quarta sezione del tribunale di  Palermo ha scagionato con il rito abbreviato il genitore perché  "il fatto non sussiste".     
Secondo la sentenza, come riportano alcuni quotidiani locali,  il figlio impugnò il coltello per difendersi dai ceffoni del  padre e rimase ferito durante la lite. Dopo quell'episodio Giovanni Brunetto, camionista, fu arrestato e finì ai  domiciliari. Paolo andò via da casa. E rilasciò diverse  interviste a talk show televisivi. Il caso scatenò polemiche.  Tante associazioni si schierarono in difesa del figlio contro  "le aggressioni subite in famiglia". Il giudice ha accolto le  tesi della difesa del genitore riportando la vicenda ad una  'semplice' lite in famiglia. 

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