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Case di cura, a Palermo dipendenti in stato di agitazione

PALERMO. I dipendenti delle case di cura e delle strutture sanitarie private della provincia di Palermo che applicano il contratto Aiop hanno dichiarato lo stato di  agitazione, al termine di un'assemblea che si è svolta questo  pomeriggio a Baida. I dipendenti attendono il riconoscimento dei benefici del  nuovo contratto nazionale di lavoro rinnovato dopo 57 mesi di  ritardo. "Siamo disponibili ad una dilazione degli arretrati  cosi come prevede il contratto collettivo nazionale di lavoro -  spiega Lorenzo Geraci della Cisl Fp - ma non a discussioni  pretestuose che mettano a rischio non solo il tesoretto degli  arretrati ma anche la dignità del lavoro. Rigettiamo  l'atteggiamento di chi vorrebbe utilizzare il malcontento dei  lavoratori per chiedere altri finanziamenti all'assessorato regionale alla Salute".  "Ci attendiamo - conclude - l'adeguamento già dalla mensilità di ottobre da parte di quelle strutture che non lo hanno fatto a settembre come prevedeva l'accordo. Siamo pronti, se entro la fine del mese non sarà sottoscritto un accordo, a  intraprendere qualsiasi azione, sempre nel rispetto delle regole e della cura dei pazienti, per affermare i diritti dei  lavoratori".

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