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Nicchi, in cella due fiancheggiatori

Arrestati Francesco Arcuri, 29 anni, e Giuseppe Auteri, 35 anni. Gestivano la latitanza del boss

PALERMO. Agenti della squadra mobile di Palermo e dello Sco di Roma hanno arrestato Francesco Arcuri e Giuseppe Auteri  in esecuzione di un provvedimento di fermo dei pm della dda Roberta Buzzolani e Ambrogio Cartosio. Arcuri è accusato di associazione mafiosa, Auteri  di detenzione illegale di armi con l'aggravante di aver favorito cosa nostra.    
I due arrestati a Palermo erano entrambi fedelissimi del boss Gianni Nicchi, finito in carcere dopo una lunga latitanza a Palermo. In particolare Arcuri, 29 anni, sarebbe stato il principale anello di collegamento tra gli uomini d'onore e il capomafia di cui avrebbe gestito anche la latitanza. Arcuri secondo gli inquirenti avrebbe anche tenuto i contatti tra Nicchi  e gli esponenti mafiosi degli altri mandamenti. Auteri, 35 anni, era il braccio destro di Arcuri.    
Avendo il sospetto di essere controllati dagli inquirenti i due evitavano accuratamente di parlare di argomenti compromettenti per telefono e in auto. Tuttavia, i servizi di osservazione e di pedinamento e le intercettazioni hanno consentito di scoprire i due fiancheggiatori che potevano contare su uomini e alloggi sicuri come dimostra il fatto che, poco prima dell'arresto di Nicchi, la macchina organizzativa della sua latitanza si stava organizzando per fargli cambiare rifugio.   
Il gruppo criminale guidato da Arcuri curava anche la raccolta del pizzo e la custodia delle armi. Dalle indagini è emerso che i fiancheggiatori avevano un vero e proprio arsenale:  fucili a pompa e a canne mozze e rivoltelle Smith&Wesson, calibro 38 e 44 Magnum.

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