PALERMO. La prima sezione della Corte d'appello di Palermo, presieduta da Giancarlo Trizzino, ha confermato la condanna a 2 anni e 4 mesi di Giovanni Pastoia, figlio del capomafia di Belmonte Mezzagno Francesco, fedelissimo del boss Bernardo Provenzano, morto suicida in carcere. Era accusato di detenzione di arma clandestina e ricettazione.
L'arma, una pistola, è stata trovata nell'abitazione di Belmonte in cui il boss viveva, insieme al figlio, prima di essere arrestato. Dagli accertamenti dei carabinieri è emerso che era stata rubata nel 1961 e che non avrebbe mai sparato.
Armi, condannato il figlio del boss Pastoia
Giovanni è figlio figlio del capomafia di Belmonte Mezzagno Francesco, fedelissimo di Bernardo Provenzano, e morto suicida in carcere
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