PALERMO. Davanti al pm Francesco Del Bene, che l'ha interrogato, ha negato di essere prestanome dell'ex boss Giovanni Brusca l'imprenditore di San Giuseppe Jato Salvatore Sottile accusato di riciclaggio insieme al pentito e ad altre 8 persone.
L'imprenditore secondo gli inquirenti sarebbe intestatario fittizio di appartamenti che, insieme ad altri beni, Brusca avrebbe sottratto alla confisca. Nell'indagine il nome di Sottile è emerso da una lettera scritta dall'ex boss alla moglie in cui si chiedeva, con toni minacciosi, la restituzione degli immobili. Si sono invece avvalsi della facoltà di non rispondere l'imprenditore Domenico Simonetti, accusato di riciclaggio, e Alessandra Viggiani, presunta prestanome dell'ex capomafia. Infine la moglie di Sottile non si è presentata perché ammalata.
Tesoro di Brusca, il presunto prestanome nega
Durante l’interrogatorio l’imprenditore di San Giuseppe Jato Salvatore Sottile ha smentito di essere intestatario fittizio di appartamenti che l’ex boss avrebbe sottratto alla confisca
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