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Altra lite in sala parto a Messina?

Il caso all’ospedale Papardo. La denuncia dei genitori: "Nostro figlio è venuto alla luce dopo 4 ore di travaglio". Aperta un’inchiesta

MESSINA. Un'altra lite tra due medici, questa volta all'ospedale Papardo di Messina, avrebbe provocato lesioni a un nascituro. Ma sul caso piovono smentite, soprattutto da parte dei medici interessati e dell'azienda ospedaliera. Il diverbio, secondo i genitori del neonato, che una settimana fa hanno presentato una denuncia ai carabinieri, sarebbe sorto per decidere se procedere con un cesareo o parto naturale. Il sostituto procuratore di Messina Anna Maria Arena ha aperto un'inchiesta.   
Il neonato è stato trasferito al Policlinico Universitario, dove si trova tuttora ricoverato nel reparto di terapia intensiva neonatale in gravi condizioni, ma in miglioramento.  
Gli accertamenti sulla vicenda sono stati affidati ai carabinieri. Nella denuncia la puerpera Ivana Rigano, di 24 anni, e il marito Nicola Mangraviti, di 34, spiegano che il bambino ha sofferto per una mancata ossigenazione al cervello perché nato con ritardo dopo ore di travaglio. I medici, secondo i genitori, avrebbero litigato su come procedere, se col cesareo o con il parto naturale.
Soltanto tre settimane fa, il 26 agosto, al Policlinico di Messina era accaduto un caso analogo: altri due medici avevano litigato in sala parto, ritardando la nascita di un bimbo e provocando problemi al neonato e alla madre. 

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