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Boss parla, incastra Falsone e fa dietrofront

Un capomafia agrigentino dal carcere ha fornito indicazioni preziose agli investigatori, poi però ha deciso di non collaborare più con la giustizia

AGRIGENTO. Dal carcere aveva chiamato gli investigatori dell'Antimafia perché intenzionato a pentirsi, poi il il dietrofront. Nel frattempo però il boss agrigentino aveva fornito agli inquirenti indicazioni preziose per la cattura del boss Giuseppe Falsone, preso a Marsiglia nello scorso giugno. "So che voleva nadare in Francia per farsi la plastica, forse lo trovate lì". Parole utilissime alla Dda e alla Squadra mobile di Agrigento che hanno cominciato a battere la pista transalpina centrando il bersaglio grosso.
Poi il boss si era pentito di aver cominciato a collaborare con la giustizia e ha fatto marcia indietro, ora si trova ancora in carcere, ma le sue dritte continuano ad essere fondamentali per ulteriori indagini.
Maggiori dettagli sull'edizione di Agrigento del Giornale di Sicilia in edicola oggi (17 settembre 2010).

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