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Agrigento, la diocesi dice sì a Livatino "Servo di Dio"

“E’ stato accertato all’unanimità che gli scritti del magistrato sono la testimonianza di una fede profonda” spiegano. Adesso l'esito dello studio passerà al Vaticano

AGRIGENTO. Arriva il si dalla Diocesi per il riconoscimento del giudice Rosario Livatino, ucciso dalla mafia il 21 settembre del 1990, come “Servo di Dio”. Fa, dunque, un passo avanti la pratica avviata dalla Chiesa di Agrigento: “E’ stato accertato all’unanimità – dice don Giuseppe Livatino, parente del giudice – che gli scritti del magistrato sono la testimonianza di una fede profonda”. Adesso l’esito dello studio verrà inoltrato nei prossimi giorni al Vaticano che potrà procedere all’avvio dell’iter ufficiale e definitivo.
Maggiori dettagli nell’edizione di Agrigento del Giornale di Sicilia in edicola oggi, martedì 14 settembre 2010.

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