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Salemi, fiamme al portone del Museo della mafia

Nella struttura voluta dal sindaco Sgarbi sono ancora in corso i lavori di allestimento. Il fuoco ha annerito una parte dell'ingresso e la targa con gli orari

SALEMI. Nella notte fra il 29 e  il 30 agosto qualcuno ha tentato di appiccare il fuoco a un portone del complesso monumentale del Collegio dei Gesuiti dal lato di via Cappasanta, utilizzato temporaneamente come uscita del Museo della mafia di Salemi, voluto dal sindaco Vittorio Sgarbi, dove sono ancora in corso lavori di allestimento.  Da questo ingresso si accede anche nell'ufficio tecnico del Comune di Salemi.
Le fiamme hanno annerito una parte del portone e bruciato completamente una targa contenente le indicazioni sugli orari degli uffici. La polizia municipale ha effettuato i primi rilievi e ha inviato un rapporto alla locale caserma dei carabinieri. Il Museo della mafia è stato inaugurato lo scorso 11 maggio, in occasione della visita a Salemi del presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano.
"Staccheremo il portone danneggiato dalle fiamme e lo collocheremo nel Museo della Mafia all'interno della sezione dedicata alle intimidazioni". E' la provocazione del giovane direttore del Museo della Mafia, Nicolas Ballario, 26 anni, che da Venezia, dove è attualmente per la Biennale Arte del 2011, sfida gli anonimi autori dell'incendio.  "Spero - dice - che siano individuati presto, per potere esporre all'interno del Museo anche le foto delle loro facce, cosicché i visitatori possano vedere quale sia il volto di balordi che, qualunque sia la natura del gesto, non hanno rispetto per la città in cui vivono".  

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