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Palermo, pugno di ferro delle aziende contro l'assenteismo

All'Amia Essemme certificati di medici al vaglio dopo la richiesta di trenta licenziamenti. Caso curioso all'Amat, con la retromarcia di undici lavoratori che non volevano più fare gli autisti

PALERMO. LA raffica di certificati medici, le "malattie" che duravano mesi e mesi, quasi senza alcuna spiegazione plausibile. C'è chi rientrava giusto per qualche giorno, per interrompere il decorso del periodi di comporto, per poi ricominciare "la solita vita". Tra ospedali, tappa d'obbligo per "certificare" la propria malattia o burocrazia, con una montagna di carta pronta a sostenere qualunque malessere.


E' il difficile mestiere dell'assenteista. Fatte le dovute eccezioni, ad Amia Essemme sono stati verificati mille trucchi per salvare il lavoro e non andarci mai. Anche all'Amat c'è stato un caso curioso, con la retromarcia di undici lavoratori che non volevano più fare gli autisti. Ora le aziende hanno detto basta, promettendo pugno duro. E sono scattati i controlli: sono al vaglio i certificati medici dopo la richiesta di trenta licenziamenti proprio dell'Amia Essemme. L'articolo completo nell'edizione cartacea del Giornale di Sicilia in edicola oggi, 31 agosto 2010

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