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Selinunte, l'ira dei pescatori: "No allo strascico"

Arriva la denuncia dei lavoratori: "Non si trovano più pesci come le sarde e gli sgombri. Non superiamo i 500 euro al mese"

SELINUNTE. "La pesca a strascico con rete voltante sta distruggendo il mare e i nostri affari". La protesta arriva dai pescatori di Selinunte, novanta in tutto, in crisi proprio per questo tipo di attività. "Non riusciamo più a fare il nostro lavoro - dicono -. Non si trovano più pesci cosidetti commerciali come le sarde, gli sgombri e tanto altro. Noi cosa vendiamo allora? E' una vergogna, nessuno prende provvedimenti. Noi non possiamo di certo andare avanti a vivere con le nostre famiglie con 500 euro al mese". Ulteriori approfondimenti nell'edizione cartacea del Giornale di Sicilia in edicola oggi 24 luglio 2010

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