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Palermo, impiegato comunale risarcirà 32000 euro

PALERMO. La Sezione giurisdizionale della Corte dei conti ha condannato un impiegato infedele dell'ufficio anagrafe di Palermo a risarcire al Comune quasi 32 mila euro di danni arrecati con il proprio comportamento doloso. Sulla base di un'indagine della guardia di finanza, i giudici hanno accertato che Nicola Valenti, tra il 2003 e il 2004, intascava le somme pagate dai cittadini per ottenere i certificati anagrafici, invece di versarle alla Tesoreria comunale (sentenza 1304/2010).

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