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Salute, a Palermo mamme giovani e prolifiche

L'età della donna che partorisce è di 29 anni e ha in media 1,5 figli contro l'1,3 del tasso italiano. Inferiore anche la percentuale degli aborti spontanei nel 2004

PALERMO. Sono giovani e prolifiche le mamme di Palermo e provincia: l'età media della donna che partorisce é di 29 anni e ha in media 1,5 figli contro un tasso medio italiano di 1,3. La percentuale di aborti spontanei nel 2004 è stato basso, 109 per mille bimbi nati vivi, contro una media nazionale di 124,76. Questi sono alcuni dei dati illustrati dal rapporto Osservasalute Aree metropolitane 2010 redatto dall'osservatorio nazionale per la Salute nelle regioni italiane che si trova all'Università Cattolica di Roma, coordinato dal professor Walter Ricciardi, direttore dell'Istituto di Igiene della Facoltà di Medicina e chirurgia dell'Ateneo del Sacro Cuore. Il rapporto, realizzato nell'anno che l'Organizzazione Mondiale della Sanità dedica alla Salute Urbana, analizza lo stato di salute delle popolazioni e l'offerta dei servizi sanitari erogati nelle aree metropolitane delle province italiane, con la descrizione quantitativa degli indicatori socio-demografici, ambientali relativi all'offerta sanitaria, in modo da avere un quadro dettagliato delle situazioni demografiche ed epidemiologiche del territorio.

Segue l’elenco dei pregi e dei difetti delle province metropolitane raccolte dall'Atlante del rapporto Osservasalute.

PALERMO: ha mamme giovani e prolifiche, con un'età media della donna al parto di 29,9 anni e 1,505 figli per donna, ma ha il valore più basso nel 2008 di raccolta differenziata.

MESSINA: è l'area metropolitana in cui si sono ridotti di più i decessi per malattie respiratorie, ma anche quella con la minore disponibilità di verde urbano con 8,2m2 per abitante.

CATANIA
: ha le neomamme più giovani a pari merito con Napoli ma solo il 23,0% della popolazione usufruisce dei trattamenti di depurazione delle acque reflue.

TORINO: ha la peggiore qualità dell'aria per l'inquinamento da polveri fini con 150 giorni di superamento del limite giornaliero e il valore maggiore di raccolta differenziata.

MILANO: è quella che ha migliorato di più la gestione delle acque reflue, ma ha poco verde urbano (16,2 mq per abitante). Frequente il ricorso all'aborto con 12,78 casi per 1.000 donne.

VENEZIA: è la più rispettosa dell'ambiente, prima in classifica per l'indice di attenzione all'eco-compatibilità.

TRIESTE: è l'area metropolitana con i valori più bassi di mortalità infantile e neonatale, ma anche quella con la maggiore presenza di anziani.

GENOVA
: il numero di vittime della strada è contenuto, soprattutto al maschile: per gli uomini c'é la mortalità più bassa a livello territoriale, pari a 0,80 per 10.000. E' però l'area con le mamme più anziane e la provincia con il tasso di aborto più elevato.

BOLOGNA: è l'area metropolitana con il miglior equilibrio numerico intergenerazionale ma il primato negativo della mortalità in conseguenza di disturbi psichici.

FIRENZE: è la provincia più longeva d'Italia, con una speranza di vita alla nascita di 79,85 anni per gli uomini e 84,64 anni per le donne.

ROMA: ha la maggior disponibilità di verde urbano, con 131,7 m2 per abitante, il tasso più alto di personale medico e odontoiatrico, e il più alto tasso di motorizzazione.

NAPOLI
: è la provincia più giovane, con la quota minore di anziani e neomamme più giovani e feconde, ma quella meno longeva.

BARI
: più di tutte ha ridotto il tasso di aborti, calati dal 2000 al 2004 del 17,68%. Male la raccolta differenziata e la bassa disponibilità di verde urbano, nel 2008 pari a 14,3 m2 per abitante.

REGGIO CALABRIA: ha il tasso più basso di morti per tumori sia tra gli uomini che le donne, ed è la città con la migliore qualità dell'aria, grazie al numero minore di giorni di superamento del valore limite di PM10, di appena 12 giorni.

CAGLIARI: è quella con il minor ricorso all'aborto ma quella con il tasso di fecondità totale più basso, con 0,982 figli per donna.

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