PALERMO. Nel corso dell’operazione della guardia di finanza che questa mattina ha portato a tre arresti, oltre all’esecuzione delle 3 ordinanze di custodia cautelare in carcere nei confronti di Giacomo Vaccaro, Carlo Fasetti e Domenico Licalsi sono stati sottoposti a sequestro preventivo i seguenti beni:
- diverse unità immobiliari (appartamenti, ville, box e terreni), ubicati a Palermo ed a Campofelice di Roccella (Pa);
- l’intero capitale sociale della “Euro Costruzioni Generali s.r.l.”, pari complessivamente ad euro 25.820, le cui quote sono intestate a Carlo Fasetti e Calcedonia Lo Nigro (moglie di Licalsi);
- il 50% del capitale sociale della “Fas.Edil. s.r.l.”, pari euro 12.500, intestato a Carlo Fasetti;
- il 50% del capitale sociale della “Pangea s.r.l.”, pari complessivamente a 25.000 euro, intestato rispettivamente a Fasetti e Calcedonia Lo Nigro;
- il 2% del capitale sociale della “Progetto Villa s.r.l.”, pari complessivamente a 2.000 euro, intestato a Carlo Fasetti e Calcedonia Lo Nigro;
- 4 Porsche (modelli 997 turbo e 911 Coupé), intestate al Domenico Licalsi;
- molteplici rapporti bancari riconducibili agli indagati
La stima complessiva dei beni sequestrati, allo stato ancora parziale, si attesta comunque su un importo di 5-6 milioni di euro.
AGGIORNAMENTO
Il 28 novembre 2022 Domenico Licalsi ha inviato una mail alla redazione del Giornale di Sicilia, precisando di essere stato stato pienamente scagionato da tutte le accuse, subito dopo l'arresto, dal tribunale della libertà, «che ha riconosciuto l’assoluta mancanza degli indizi ascritti, con conseguente archiviazione del procedimento e la restituzione dei beni a tutte le società poiché è stato riconosciuto che le stesse non avevano nessun coinvolgimento con persone e/o attività illegali». L'imprenditore ha inviato anche alcuni documenti: il provvedimento di dissequestro dei beni, la richiesta di archiviazione del pm e la revoca della sospensione degli amministratori della società.
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