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Palermo, falsi enti no profit: evasione per 18 milioni di euro

Il giro accertato dagli uomini della guardia di finanza. Nel mirino sopratutto le attività sportive

PALERMO. False associazioni no profit a Palermo, per un giro di evasioni accertate di ben 18 milioni di euro, grazie ad una operazione guidata dalla guardia di fidanza. Il Nucleo di polizia tributaria di Palermo, infatti, ha dato avvio ad una serie di interventi ispettivi nei confronti di associazioni operanti in citta' per verificare la reale sussistenza dei requisiti di legge necessari per potersi avvalere del particolare e favorevole regime impositivo secondo cui vengono tassati solamente i proventi derivanti da eventuali attivita' commerciali, mentre vengono escluse dal tributo tutte le attivita' svolte per la finalita' associativa, se rese nei confronti dei propri associati. Del particolare regime fiscale si avvalgono una molteplicita' di enti non commerciali, quali associazioni religiose, politiche, sindacali, culturali, di utilita' sociale, ma le attenzioni investigative delle Fiamme Gialle si sono per ora concentrate sulle associazioni sportive dilettantistiche. I finanzieri hanno constatato che le associazioni verificate operavano in realta' come vere e proprie imprese commerciali, con ampie strutture aperte a tutti, senza che i fruitori partecipassero in alcun modo alla vita associativa o alla gestione dell'ente. Piu' che associati si trattava di semplici clienti che si limitavano a usufruire delle strutture ed a praticare lo sport preferito.


Nel primo caso l’associazione affittava 4 campi da tennis e 4 da calcetto in una zona centrale con annesso bar interno mentre nel secondo caso l’attività è risultata ben più ampia e diversificata, dato che l’associazione utilizzava un’area coperta di circa 4000 mq con piscina semiolimpionica più atre minori, nonché diverse palestre e locali per trattamenti sanitari e fisioterapici in convenzione con il servizio sanitario nazionale.


L’attività ispettiva, in fase di sviluppo, già con questi primi interventi ha permesso l’emersione di base imponibile sottratta al Fisco per quasi 18 milioni Euro.Da ultimo, uno dei due contribuenti verificati, riconoscendo implicitamente l’inattaccabilità giuridica dei rilievi mossi, ha formalizzato la propria intenzione di aderire integralmente al processo verbale di constatazione redatto dalle Fiamme Gialle, dichiarando alla locale Agenzia delle Entrate di essere disponibile a versare tutte le somme dovute all’erario pur di beneficiare della riduzione prevista ex lege

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