PALERMO. "Cuffaro ha intrattenuto rapporti con mafiosi di spicco e di eterogenea provenienza per tutta la durata della sua carriera politica". Lo ha detto il pm della Dda Nino di Matteo proseguendo la requisitoria del processo per concorso in associazione mafiosa a Cuffaro. "Con alcuni di loro - ha proseguito - ha avuto contatti diretti e non occasionali: alludo ad Angelo Siino, Giuseppe Greco condannato per mafia quanto incontrava e sosteneva politicamente l'ex governatore Cuffaro, Mimmo Miceli, Francesco Campanella, Emanuele Lentini".
"Da ciò si deve partire - ha proseguito - se si vuol capire il patto politico-mafioso-elettorale stretto da Cuffaro". Di matteo, inoltre, si è soffermato sulla circostanza che il quadro probatorio usato per l'indagine è costituito, non solo dalle dichiarazioni dei pentiti,ma soprattutto dagli esiti delle intercettazioni telefoniche e ambientali".
La Dda: "Cuffaro ebbe contatti diretti coi mafiosi"
Lo ha detto il pm Nino Di Matteo, durante la requisitoria del processo per concorso in associazione mafiosa all'ex presidente della Regione
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