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Palermo, mistero sul suicidio della suocera di un pentito

È la madre della moglie di Francesco Onorato, reggente della cosca di Partanna Mondello, accusato di oltre 30 delitti, fu tra gli accusatori di Giulio Andreotti e di Bruno Contrada

PALERMO. Si è suicidata buttandosi dal balcone, al settimo piano del palazzo in cui viveva, in via Ammiraglio Rizzo a Palermo, Giuseppa Girgenti, suocera del pentito di mafia Francesco Onorato. Sulla vicenda indagano i carabinieri. Non è stata ancora accertata la causa del gesto anche se la figlia della donna, che vive col marito in una località nascosta, dice che la madre non avrebbe mai compiuto un gesto del genere: “Me l’hanno uccisa”.
Tra i killer dell'eurodeputato Dc Salvo Lima, Onorato è stato il reggente della cosca mafiosa di Partanna Mondello. Accusato di oltre 30 delitti, fu tra i testimoni d'accusa del senatore Giulio Andreotti e dell'ex numero due del Sisde Bruno Contrada. Fu lui a raccontare agli investigatori di avere saputo di un incontro del funzionario di polizia col boss Saro Riccobono.
Sicario del "gruppo di fuoco" di Salvatore Biondino, l' autista di Totò Riina, ha svelato ai magistrati i retroscena dell'omicidio dell'agente di polizia Emanuele Piazza, eliminato col metodo della lupara bianca, ritenuto vicino ai Servizi segreti. "Ci avevano fatto sapere persone dal Sisde ... della Squadra Mobile, non lo so di dove, che Piazza - raccontò Onorato ai pm - era pericoloso e che cercava latitanti".

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