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Racket, in Calabria sequestrati beni per due milioni

LAMEZIA TERME. Beni mobili ed immobili per un valore di due milioni di euro sono stati sequestrati a Lamezia Terme da carabinieri e Guardia di finanza a due presunti estorsori ed usurai, Giuseppe Buffone e Vincenzo Lo Scavo. Il sequestro è stato disposto dal Tribunale per le misure di prevenzione di Catanzaro su richiesta del Procuratore della Repubblica di Lamezia Terme, Salvatore Vitello. Buffone e Lo Scavo sono stati condannati a conclusione del procedimento penale scaturito dall'operazione Rainbow, condotta nel gennaio del 2009 da carabinieri e guardia di finanza. L'operazione portò, complessivamente, all'arresto di 14 persone accusate di avere svolto una vasta attività estorsiva e di usura ai danni di imprenditori della zona di Lamezia Terme e della provincia di Vibo Valentia. Secondo quanto era emerso dalle indagini, l'organizzazione della quale avrebbero fatto parte anche Buffone e Lo Scavo avrebbe gestito un "giro" di prestiti ad usura con tassi d'interesse che sarebbero arrivati anche al 600 per cento l'anno. Nell'ambito della stessa operazione altre 75 persone erano state denunciate in stato di libertà all'autorità giudiziaria.

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