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Anniversario Falcone, folla immensa davanti all'albero

Ventimila persone hanno riempito via Notarbartolo per ricordare la morte del giudice. Tra canti e commozione una voce sola: "Giovanni e Paolo"

PALERMO. Una folla immensa. Circa ventimila persone hanno riempito via Notarbartolo per unirsi davanti all'albero Falcone. Tra di loro soprattutto ragazzi e studenti, ma anche persone di tutte le generazioni. Tutti lì riuniti per il momento che ha chiuso le celebrazioni del 23 maggio in ricordo delle vittime della strage di Capaci. Anche i residenti della zona erano affacciati dai balconi per assistere al momento del silenzio, alle 17.58, ora in cui diciotto anni fa cinquecento chili di tritolo fecero saltare in aria le auto in cui viaggiavano il giudice Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo e gli agenti di scorta del magistrato. Mai così tanta gente radunata davanti all'albero il 23 maggio, come ha sottolineato il procuratore nazionale antimafia, Piero Grasso, con la sorella del giudice assassinato dalla mafia, Maria Falcone, davanti all'albero, che il procuratore stesso ha definito l'altare laico della memoria. Prima del momento del silenzio, suonato da un agente di polizia, hanno partecipato alla cerimonia un commosso Gianfranco Iannuzzo, attore palermitano e il giovane cantate Cristian Imparato, che ha cantato una sua canzone. Poi è stato il turno di Grasso. “Sotto questo albero sento le vibrazioni di Giovanni, Francesca e degli agenti della scorta”, ha detto Grasso, prima del momento solenne del silenzio, in cui in un attimo la folla ha smesso di cantare e gridare il proprio no alla mafia. Passato il minuto di silenzio osservato con rispetto, è stato di nuovo il momento di scandire ad alta voce i due nomi che simboleggiano la reazione della città di Palermo al ricatto mafioso: “Giovanni e Paolo”.

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