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Ragusa, truffa la legge 488: arrestato imprenditore edile

RAGUSA. Un imprenditore edile di Ragusa è stato posto agli arresti domiciliari, al termine di un'indagine su una truffa legata alla concessione dei contributi della legge 488, per la quale era stato già denunciato dalla guardia di finanza, con il figlio ed altre 2 persone. Secondo l'accusa, attraverso l'emissione di documenti e fatture, l'imprenditore avrebbe consentito ad una Srl - della quale è legale rappresentante proprio il figlio - di percepire indebitamente fondi della Legge 488, che ammontano a 1.907.977 euro. L'uomo dovrà rispondere anche di emissione di fatture tra il 2000 e 2001, per un totale di 2.870.000 euro, e di dichiarazione fraudolenta, per avere denunciato nello stesso periodo elementi passivi fittizi per lo stesso ammontare delle fatture false. L'imprenditore era stato condannato nel marzo del 2008 alla pena definitiva di 3 anni e 6 mesi di reclusione dal Tribunale di Ragusa, che aveva convalidato il dispositivo accusatorio dei finanzieri. Per effetto della norma che prevede la sospensione della pena, se non è superiore a 3 anni, l'imprenditore dovrà scontare una pena residua di soli 6 mesi di reclusione.

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