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Sindaco ai domiciliari nel Bresciano per peculato e falso

MILANO. Un funzionario di una comunità montana nel Bresciano, Diego Ardigò, 52 anni, che riveste anche il ruolo di sindaco di Tremosine, un paese dell'alto Garda bresciano recentemente inserito tra i 'borghi piu' belli d'Italià, è stato arrestato e posto ai domiciliari con le accuse di peculato, falso, abuso d'ufficio, truffa aggravata e violazioni al Testo unico in materia edilizia.
A intervenire sono stati i carabinieri di Salò (Brescia) su provvedimento emesso dal gip di Brescia a seguito di un'attività di indagine condotta per più di un anno sull'operato dell'uomo "per reati commessi nella sua qualità di funzionario della Comunità montana del Parco Alto Garda bresciano".
Un dipendente dello stesso ente che con lui avrebbe concorso in alcuni reati è stato invece sottoposto alla misura cautelare della presentazione alla polizia giudiziaria.

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