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Emergenza rifiuti: scattano 5 arresti tra Palermo e Carini

Gli uomini fermati dai carabinieri sono stati sorpresi a trasportare o abbandonare illegalmente anche elettrodomestici

PALERMO. E’ ancora emergenza rifiuti nel palermitano e non si fermano i controlli delle forze dell’ordine per arginare il fenomeno del deposito e trasporto abusivo di rifiuti e materiali ingombranti. Ad essere finite questa volta nella maglie della giustizia sono 5 persone, arrestate dai carabinieri a Palermo e Carini. Gli agenti della compagnia San Lorenzo in due giorni hanno fermato ben tre uomini. Il primo, Gioacchino Corradengo, classe 1984, è stato sorpreso mentre abbandonava diverso materiale ferroso, tra cui pezzi di carrozzeria ed elettrodomestici, lungo via Montepellegrino. L’uomo, dopo essere stato giudicato per direttissima, si è visto convalidare l’arresto ed è stato rimesso in libertà. In un secondo caso, invece, a finire in manette sono stati Antonio e Pasquale Namio: i due sono stati fermati dai carabinieri della stazione Olivuzza mentre, a bordo di un furgone, trasportavano del materiale senza la dovuta autorizzazione. Per entrambi gli uomini è scattato l’arresto che è stato convalidato dal rito per direttissima, con l’obbligo di presentazione. Non solo a Palermo, però, si verificano episodi di questo tipo. A Carini, infatti, i carabinieri hanno arrestato due pluripregiudicati del luogo, Vincenzo e Alessandro Puccio, rispettivamente di 43 e 26 anni, con l’accusa di abbandono illegale di rifiuti speciali. I due cugini sono stati sorpresi dai militari mentre trasportavano circa cinque metri cubi di rifiuti speciali, tra cui scarti edili plastici, ferrosi e bituminosi, scaldabagni, inferriate ed arbusti. I rifiuti erano stati poi abbandonati in prossimità di una vasta area in fase di urbanizzazione. Per i due uomini, a cui è stato sequestrato il mezzo utilizzato per il trasporto abusivo della merce, è scattato l’arresto convalidato con il rito per direttissima. Entrambi sono poi stati rimessi in libertà.

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