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Maestra arrestata, parlano i genitori: "Giustizia sia fatta"

Raccontano la vicenda i papà e le mamme dei bambini maltrattati: "All'inizio eravamo increduli"

MILITELLO. "Non avevamo alcun sospetto e all'inizio credevamo che fosse un'esagerazione dei bambini, ma davanti a tanta insistenza...". Erano increduli alcuni dei genitori mentre denunciavano ai carabinieri la ricostruzione fatta dai loro figli sulle aggressioni che avrebbero subito in aula, all'asilo comunale di Militello in Val di Catania dalla loro maestra. I primi segnali arrivano nei mesi scorsi quando alcuni bambini si rifiutano di andare a scuola, e piangono pregando i genitori di restare a casa. Ma poi parlano, e spiegano che dietro al loro diniego "c'e la paura di essere ancora picchiati dalla maestra". Un'accusa che sorprende i familiari dei bambini. Ma quando sono più piccoli a non volere andare all' asilo l'allarme cresce e parte la prima denuncia perché "giustizia sia fatta". Il primo esposto arriva sul tavolo dei militari dell'Arma a marzo. Nei giorni seguenti altre denunce di altri genitori. In tutto saranno 7-8, quasi la metà della classe costituita da bambini di età compresa tra 3 e cinque anni. Nessuno di loro presenta segni di lesioni, né ne sono state mai diagnosticate o rilevate. Ma le denunce sono dettagliate e coincidenti. Per questo i carabinieri, coordinati dalla Procura di Caltagirone, decidono di accelerare le indagini ottenendo, su richiesta del procuratore capo Francesco Paolo Giordano e del sostituto Sabrina Gambino, l'autorizzazione del Gip a eseguire delle intercettazioni ambientali nell'aula dell'insegnante che sarà indagata e poi messa agli arresti domiciliari per maltrattamenti.

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