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Acqua, vandalizzato l'invaso Poma: rischio rubinetti vuoti

Problemi sopratutto nei comuni della fascia costiera. L'azienda: "Problema di ordine pubblico, avvertito il prefetto. Situazione normale in 24-36 ore"

PALERMO. L'Amap, la società che gestisce il servizio idrico a Palermo, ha comunicato al sindaco del capoluogo e ad altri Comuni della provincia la chiusura di tutte le utenze comunali "sia dell'adduttore Iato che dell'adduttore Nuovo Scillato" per l'improvvisa interruzione a mezzanotte di ieri dell'approvvigionamento idrico dell'invaso Poma. La causa sarebbe un atto vandalico compiuto da ignoti. Non il primo, ma questo ha provocato danni maggiori rispetto alle altre volte, tanto che l'intervento di ripristino è stato più laborioso del solito. "A questo punto è un problema di ordine pubblico - ha detto l'ingegnere Vincenzo Cannatella - abbiamo già allertato il prefetto per aumentare i controlli ed esporre la situazione. Tutto dovrebbe tornare normale nel giro di 24 - 36 ore". La comunicazione è stata data ai comuni di Terrasini, Cinisi, Isola delle Femmine, Capaci, Trappeto, Carini, Balestrate, Acamo, Villabate, Bagheria, Santa Flavia e Ficarazzi. La portata dell'invaso è di circa 700 litri al secondo. L'interruzione dell'approvvigionamento idrico dall'invaso Poma è la terza dall'inizio dell'anno. Alla chiusura del servizio si aggiunge la rottura della condotta "nuovo Scillato" con perdite notevoli d'acqua. I 700 litri al secondo provenienti dall'invaso Poma si sommano così ai mille della condotta Scillato. L'11 gennaio scorso erano stati Salvo Vitale e il giornalista di Telejato Pino Maniaci a chiudere i "rubinetti" dell'invaso Poma, per circa un ora e mezza, incatenandosi all'impianto di erogazione idrica per protestare contro il licenziamento dei 13 ex dipendenti della cooperativa irrigua jato e sulla cattiva gestione della diga adottato dal Consorzio di Bonifica Palermo 2.

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