LIVORNO. Avrebbero rubato carburanti da un deposito di Livorno, rivendendoli sottocosto a benzinai compiacenti: dalle cisterne ne sono spariti 500 mila litri che, rivenduti a prezzo pieno, avrebbero permesso ai ricettatori di incassare 750 mila euro. Il presunto traffico illecito è stato scoperto dalla polizia stradale e da quella portuale di Livorno. Gli investigatori la notte scorsa hanno eseguito 19 misure cautelari e denunciato 25 persone con l'accusa di associazione a delinquere finalizzata al furto e alla ricettazione. Nei guai sono finiti il direttore del deposito, tre addetti della sala controllo dello stesso, i gestori di 13 distributori di carburanti dislocati nelle province di Livorno, Pisa, Massa, Pistoia e Siena e sei autotrasportatori. Le indagini erano scattate nel luglio scorso in seguito a un controllo stradale di un'autocisterna e sono proseguite con l'utilizzo di intercettazioni telefoniche e ambientali, grazie alle quali la polizia ha ricostruito i movimenti del gruppo, che secondo le accuse chiamava 'menta' o 'verdicchio' la benzina e 'birra' o 'giallino' il gasolio rubato.
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