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Dottoressa stuprata a Scicli: interrogati sette nordafricani

Indagini serrate dei carabinieri. I tecnici del Ris hanno prelevato tracce organiche nei locali della guardia medica. La donna, che si è fratturata la tibia, è stata dimessa ieri dall'ospedale Maggiore di Modica

Scicli. Sette cittadini nordafricani vengono in queste ore interrogati dai carabinieri che indagano sullo stupro di una donna di 53 anni, dottoressa della guardia medica in servizio la notte di mercoledì scorso quando un uomo, di probabile nazionalità tunisina, dopo avere sfondato con un calcio la porta della stanza di servizio, armato di un coltello a scatto, l'ha violentata e poi rapinata.
Gli extracomunitari che erano stati condotti nella caserma dei  carabinieri della compagnia di Modica che indagano sulla violenza sessuale sono stati poi rilasciati.
La notizia è stata confermata da fonti investigative e inquirenti che hanno sottolineato come per l'aggressione alla  donna non è stato eseguito alcun fermo ma che è stata valutata  la posizione di alcuni potenziali sospettati. Durante i  controlli alcuni extracomunitari sono stati arrestati ma per violazioni alla legge contro l'immigrazione clandestina.    
Fonti qualificate coinvolte nell'inchiesta ritengono che l'aggressore sia un extracomunitario, ma non hanno voluto confermare né smentire la notizia della realizzazione di un identikit del violentatore della dottoressa.
La donna, caduta per uno spintone, si è fratturata la tibia. Ieri è stata dimessa dall'ospedale Maggiore di Modica, ma guarirà in cinquanta giorni anche per le diverse ferite e lesioni riportate durante la violenza. I tecnici del Ris hanno prelevato tracce organiche nei locali della guardia medica.

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