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Texas Hold'em, le regole della "cadillac" del poker

Si gioca a 52 carte, il full batte il colore. Per vincere servono pazienza, abilità e ovviamente tanta buona sorte

Palermo.  “Il Texas Hold’em è la cadillac del poker”, parola di Doyle Branson, tre volte campione del mondo e vera leggenda nel mondo del poker. Una partita di Hold’em può essere composta da due a dieci giocatori. Il mazzo è composto da tutte e 52 le carte. A ogni giocatore vengono distribuite due carte personali, poi durante la partita il mazziere mette sul tavolo cinque carte scoperte, le cosiddette carte comuni. Tutti i partecipanti quindi hanno sette carte con cui comporre la combinazione migliore (sempre a cinque carte).
Chi vince? Naturalmente chi ha la mano migliore. Si va dalla carta più alta, nel caso in cui nessun giocatore riesca a legare una coppia, alla scala reale, formata da cinque carte dello stesso seme che vanno dal 10 all’asso. Le combinazioni sono uguali al poker tradizionale: coppia, doppia coppia, tris, scala, colore, full, poker. E’ bene ricordare che qui, essendo tutte le carte in gioco, il full batte il colore.
Nei tornei, all’inizio tutti partono con la stessa quantità di fiches e ci sono ben quattro turni di puntata ad ogni mano. Il mazziere è la persona che a turno è deputata a distribuire le carte. Prima della spartizione delle carte, il giocatore alla sua sinistra deve mettere una certa quantità di fiches (buio) e il secondo giocatore alla sinistra deve mettere il doppio (contro-buio). Quest’ultima è la puntata minima che gli altri devono fare per entrare in gioco. Dopo la distribuzione delle carte ogni giocatore (a turno partendo dal primo alla sinistra del grande buio) può passare, vedere o rilanciare. A questo punto entrano in scena le carte comuni. Le prime tre si chiamano flop, altro giro di puntate e tocca alla quarta (turn), ancora puntate e giù l’ultima carta comune (river).
Un giocatore è sempre libero di puntare il numero di fiches che vuole. Quando un giocatore mette l’intero pacchetto di fiches che gli restano fa quello che in gergo si chiama all in (tutto dentro). Man mano che i “rounders” esauriscono le loro fiches vengono eliminati. Vince l’ultimo giocatore rimasto.

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