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Usura, tassi al 250%: 12 arresti e 200 mila euro sequestrati nel catanese

Si cerca ancora una persona. L'organizzazione come un istituto bancario: in caso di mancato pagamento avviava pratiche di recupero credito con regolari procedure esecutive

Caltagirone. Tredici persone sono state accusate di gestire un giro di usura nel Catanese, tra i paesi Caltagirone, Palagonia, Scordia e Mineo. Mentre per dodici di loro sono scattate le manette, uno dei destinatari del provvedimento restrittivo del gip di Caltagirone che ipotizza i reati di associazione per delinquere, usura e estorsione è al momento ancora irreperibile, si troverebbe in Germania. Gli arresti sono avvenuti nell'ambito di un'operazione congiunta di carabinieri, guardia di finanza e polizia stradale di Caltagirone, mentre altri tre. Durante l'operazione, denominata "Settimo cerchio", carabinieri, guardia di finanza e polizia stradale di Caltagirone hanno anche sequestrato 50 mila euro in contanti che erano in possesso della moglie di uno degli indagati e altri 150 mila euro in diversi conti correnti bancari. Secondo l'accusa al centro dell'organizzazione c'erano i fratelli Giuseppe e Salvatore Villeggiante, di 42 e 46 anni, che sono tra gli arrestati. Gli altri destinatari del provvedimento restrittivo sono Giuseppe Senia, Manuel Laurino La Rocca, Nunzia La Micela, Carmelo D'Amico, Alessandro D'Amico, Giuseppe Bonaviri, Salvatore D'Agostino, Franco Gulizia, Maurizio Raia e Vincenzo La Spina. Per la Procura di Caltagirone, che ha avviato l'inchiesta dopo le denunce di alcune vittime, il giro d'usura era stato realizzato grazie a compiacenti impiegati di finanziarie e direttori di banca. "Dall'analisi delle attività tecniche disposte e dalla copiosa documentazione fiscale acquisita in diversi istituti di credito - ha spiegato il procuratore capo di Caltagirone, Francesco Paolo Giordano - ha permesso di accertare e dimostrare l'esistenza di un vero e proprio mercato nero dei soldi. Infatti, alla stregua di una banca, l'organizzazione criminale procacciava clienti e, dopo avere ottenuto precise garanzie, concedeva il prestito con tassi da usura, e in caso di mancato pagamento recuperava il credito con vere e proprie procedure esecutive".

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