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Torna in carcere boss scarcerato perché depresso

La vicenda è quella Giacomo Maurizio Ieni, condotto nel carcere di massima sicurezza di Bicocca a Catania

Catania. È stato riportato in carcere Giacomo Maurizio Ieni, di 53 anni, il boss depresso del clan Pillera che il 1 giugno del 2009 ebbe il beneficio degli arresti domiciliari nonostante fosse detenuto in regime di 41 bis per "gravi motivi di salute". Lo ha disposto la Cassazione ordinandone il trasferimento in un Centro terapeutico diagnostico (Ctd). Nell'attesa della scelta da parte del Dap dell'istituto in cui trasferirlo, Ieni è stato condotto nel carcere di massima sicurezza di Bicocca a Catania.
La Procura etnea aveva presentato ricorso al Tribunale della libertà contro la decisione del presidente della terza sezione penale del Tribunale che aveva disposto gli arresti domiciliari del boss osservando che l'ambiente familiare è insostituibile per potere guarire. Il Riesame annullò la decisione disponendo il trasferimento di Ieni in un Ctd. Quest'ultima decisione è stata impugnata dai suoi difensori in Cassazione, ma la Suprema corte l'ha respinta facendo diventare esecutiva la decisione del Tribunale del riesame.
Ieni era detenuto dal maggio del 2006 in esecuzione di un ordine di custodia cautelare in carcere per associazione mafiosa perché ritenuto esponente di spicco del clan Pillera.

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