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Gestione discarica Amia, nuovi indagati a Palermo

Avvisi di garanzia notificati ad Enzo Galioto, Marcello Caruso e Orazio Colimberti

Palermo. Si allarga l'inchiesta sul presunto disastro ambientale nella discarica di Bellolampo. È salito a quindici il numero degli indagati. Un avviso di garanzia è stato notificato ad Enzo Galioto, Marcello Caruso e Orazio Colimberti, i primi due ex presidenti e il terzo direttore dell'azienda municipalizzata. In pratica, tutti i vertici dell'Amia dal 2007 ad oggi.
Sono stati iscritti nel registro degli indagati anche i dirigenti Pasquale Fradella, Antonino Putrone e Fabrizio Leone, oltre ad alcuni tecnici. I loro nomi si aggiungono a quelli del commissario Gaetano Lo Cicero e di Giovanni Gucciardo e Aldo Serraino che si sono succeduti alla direzione della discarica.  
L'inchiesta per disastro colposo ruota attorno allo smaltimento del percolato, il liquido altamente inquinante rilasciato dai rifiuti. I pm Geri Ferarra e Maria Teresa Maligno hanno disposto una nuova ispezione nella discarica da parte dei carabinieri del nucleo operatico ecologico. Intanto si attendono gli esiti delle analisi dei tecnici dell'Arpa, l'agenzia regionale per la protezione ambientale, sui campioni di acqua prelevati dal torrente Celona dove sarebbe finito il percolato.
Le acque del torrente confluiscono nel canale Passo di Rigano e poi finiscono nel mare dell'Acquasanta.

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