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Braccio di ferro Marsala-Trapani Conteso lo “Sbarco dei Mille”

La Provincia ha dato l’ok per una regata da Genova a Trapani, dal 16 al 19 aprile. Il sindaco della cittadina lilibetana è deluso: “Un insulto alla storia. La flotta deve arrivare qui da noi, dove sbarcò Garibaldi”

Milano. Primo scontro pubblico tra il sindaco di Marsala, Renzo Carini, e il presidente della provincia di Trapani, Mimmo Turano. È avvenuto alla Bit di Milano, la più importante Borsa Internazionale del Turismo che si tiene proprio in questi giorni nella città lombarda, dove i due si trovano, insieme agli altri “sindaci di ponente”, per promuovere le risorse culturali, i prodotti tipici ed enogastronomici della provincia di Trapani. Il motivo della querelle? Lo sbarco di Garibaldi. Ebbene sì: dopo 150 anni la spedizione dei Mille che coinvolse e unì il Nord e il Sud dell’Italia, adesso provoca incomprensioni e spaccature tra le due cittadine limitrofe. Il presidente della Provincia, infatti, ha dato il suo beneplacito affinché venisse organizzata dal 16 al 19 aprile una regata che vedesse coinvolte un folto numero di velieri di grandissime dimensioni, le cosiddette “navi dagli alti alberi”, con equipaggi che, giunti da tutto il mondo e costituiti per il 50% da giovani tra i sedici e i venticinque anni, seguiranno idealmente la rotta Genova-Trapani in memoria dell’impresa dell’Eroe dei due Mondi compiuta nel 1860.
“Credo che si tratti di un vero e proprio insulto alla storia:” dice deluso il sindaco Renzo Carini, ”Garibaldi è sbarcato a Marsala il 5 maggio e non vedo perché si debba far arrivare la flotta a Trapani, peraltro anticipandola pure di un mese. Da coinvolgere nel ricordo di quest’uomo che ha cambiato la storia di allora, ci sarebbero Salemi e Calatafimi, e non di certo Trapani che con lo sbarco di Garibaldi non ha proprio nulla a che fare. Mi sembra un vero e proprio decentramento politico. Non era di certo necessario intitolarlo Garibaldi tall ship Regatta, ma il presidente poteva chiamarla Sant’Alberto in onore del patrono della città, o perché no, rievocare a questo punto il viaggio di Cristoforo Colombo. Ironia a parte, mi sembra veramente un non volere dare un giusto valore alla storia e una corretta rievocazione alla città di Marsala.”
“Il motivo per cui è stata presa questa decisione”, dice difendendosi il presidente Mimmo Turano, “si deve ricercare nei fondali del litorale marsalese che non permetterebbero l’attracco di queste navi. Non si è mai pensato di cambiare la storia. Noi faremo arrivare 22 velieri famosi nel mondo, di cui 2 di quasi 100 metri; lui ne farà arrivare, per problemi logistici, appena due di appena 25 metri. È evidente che non possiamo rinunciare a un evento del genere solo per i problemi di escavazione dei fondali. Abbiamo investito 800 mila euro affinché il tutto venisse organizzato nel migliore dei modi e che fosse di respiro nazionale. Non ci siamo mai tirati indietro nell’aiutare e appoggiare la realtà marsalese. ”
“Non mi sembra proprio che ci sia stato un impegno serio da parte della Provincia nei confronti della mia città – replica il sindaco –, il comitato scientifico non è stato ancora costituito e, secondo un accordo di programma quadro, ci hanno dato appena 120 mila euro che il Comune deve cofinanziare per organizzare la regata. Noi la faremo comunque partire il 5 maggio dallo scoglio di Quarto, come ci insegna la storia, con due barche, Piemonte e Lombardo, e arriverà l’11 maggio a Marsala, dopo aver toccato le coste di Talamone e di Marettimo. Garibaldi è riuscito ad approdare a Marsala 150 anni fa: come mai oggi questa impresa non si può comunque compiere rispettando l’iter storiografico?”.

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