Messina. Si è svolta nel pomeriggio l'udienza del processo che vede imputato il rettore dell'Università di Messina, Francesco Tomasello, e altre 24 persone nell'ambito dell'inchiesta sui presunti concorsi truccati all'Ateneo peloritano. Oggi doveva essere sentito come teste dell'accusa il professor Orazio Catarsini, che però era assente perché malato. Sono stati sentiti come teste Giovanna Costa, Luana Siracusano e Concetta De Pasquale. Le prime due erano collaboratrici del professor Cucinotta, membro interno di una commissione di concorso per associato alla facoltà di Veterinaria di Messina, il quale ha denunciato che i vertici dell'ateneo avrebbero voluto che il concorso fosse vinto da Francesco Macrì, figlio di Battesimo, ex preside di Veterinaria, imputato nel processo. Entrambe hanno confermato che Francesco Macrì avvrebbe asserito più volte che il posto per associato sarebbe dovuto
essere suo. La Costa, su precise domande della difesa, ha negato la sussistenza di rapporti extra universitari con il professor Cucinotta. Infine, La De Pasquale, funzionaria amministrativa di Veterinaria, ha detto che il professor Catarsini le avrebbe riferito di aver chiesto al collega Cucinotta, per conto del rettore, che il concorso andasse in bianco
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