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Raciti, chiesti 15 anni per Speziale

La richiesta dei pm. Il giovane è accusato di omicidio preterintenzionale per la morte dell'ispettore di polizia il 2 febbraio del 2007

Catania. I pm Angelo Busacca e Silvia Vassallo hanno chiesto la condanna a 15 anni di reclusione per Antonino Speziale, accusato di omicidio preterintenzionale per l'uccisione di Filippo Raciti, l'ispettore di polizia morto il 2 febbraio 2007 in seguito agli scontri tra ultrà e polizia nel corso del derby Catania-Palermo.
Il processo si svolge davanti al tribunale dei minorenni perché l'imputato all'epoca dei fatti aveva ancora 17 anni. Nella loro requisitoria durata circa tre ore e mezza i pm hanno chiesto la riqualificazione dell'accusa da omicidio volontario a preterintenzionale e l'interdizione per cinque anni dai pubblici uffici, sostenendo che Speziale spinse il sottolavello d'acciaio che avrebbe provocato le lesioni mortali all'agente di polizia con l'intenzione di uscire dallo stadio, essendosi trovato di fronte gli agenti di polizia a sbarrargli il passo.
I pm hanno parlato di "qualità, precisione e completezza" degli indizi a carico di Speziale ed hanno evidenziato" una idonea capacità offensiva del sottolavello",  ricostruendo anche in video il 'buco' nelle immagini riprese dalle telecamere a circuito chiuso dello stadio, spazio di tempo nel quale secondo l'accusa "non può essere successo null'altro" che l'impatto del metallo sul corpo dell'agente, colpito mentre tentava di chiudere un'anta del cancello dello stadio.
Tra gli "elementi obiettivi" dell' accusa anche le ammissioni di responsabilità fatte dallo stesso Speziale, rilevate in intercettazioni fatte durante un colloquio con un altro fermato e le tracce di metallo riscontrate sulla lesione provocata dal sottolavello sul giubbotto dell'agente, sul quale sono state rilevate anche tracce del  muro dei bagni dello stadio, dal quale sarebbe stato divelto.

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