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Usura, Porto Empedocle alza la testa: ancora denunce

I racconti di imprenditori, ristoratori e commercianti, che hanno seguito l'esempio dell'ex sindaco Ferrara, che ha denunciato il giro di strozzini, ha permesso alla squadra mobile di Agrigento quattro nuove ordinanze di custodia cautelare

Porto Empedocle. Imprenditori edili, ristoratori e  commercianti, hanno deciso di seguire l'esempio dell'ex sindaco di Porto Empedocle, Paolo Ferrara, che ha denunciato il giro di  strozzini in cui era finito. Davanti ai sostituti procuratori di  Agrigento Luca Sciarretta ed Adriano Scudieri hanno riferito dei  tassi usurai pretesi per i prestiti di denaro che gli erano  stati fatti. I loro racconti hanno permesso agli agenti della  squadra mobile di Agrigento di notificare direttamente in  carcere altre 4 ordinanze di custodia cautelare, firmate dal gip  Stefano Zammuto. I destinatari sono gli empedoclini Roberto  Melfa, di 44 anni, Antonio ed Alfonso Zambito, rispettivamente  padre e figlio di 60 e 38 anni, e il palmese Antonio Di  Vincenzo, di 49 anni. I quattro erano stati già arrestati,  assieme ad altre 5 persone, lo scorso 18 gennaio con l'accusa di  aver preteso interessi che oscillavano dal 120 al 545 per cento
annui.

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