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Rosarno, inviato un contingente di poliziotti

Un centinaio di abitanti, armati di bastoni e spranghe di ferro, ha tirato su una barricata sulla statale 18

Rosarno. Un "consistente contingente di uomini delle forze di polizia, per assicurare il miglior controllo del territorio e garantire serenità a tutta la popolazione presente", è stato inviato a Rosarno su disposizione del capo della polizia, Antonio Manganelli, sentito il ministro dell'Interno Roberto Maroni e d'intesa con il comandante Generale dell'Arma dei carabinieri, Leonardo Gallitelli. Insieme al contingente il vice questore vicario della questura di Reggio Calabria, Salvatore La Porta.
Intanto, un centinaio di abitanti, armati di bastoni e spranghe di ferro, ha tirato su una barricata sulla statale 18 all'altezza del km 474, a poche centinaia di metri dai locali dell'ex Opera Sila dove si trovano molti degli stranieri che la scorsa notte hanno dato vita agli scontri.
   La situazione è molto tesa: al momento non c'é stato alcun contatto tra i due gruppi, con gli immigrati che, secondo quanto riferiscono fonti investigative, si sono chiusi dentro i locali dell'ex Opera Sila - una struttura fatiscente in mezzo al nulla di una zona industriale mai decollata - e non avrebbero intenzione di uscire. Ma il blocco dei cittadini sembra tutt'altro che pacifico: quasi tutti hanno bastoni, stecche da biliardo, spranghe di ferro e mazze. E tra loro sono circolate anche alcune taniche di benzina.

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